LABORATORI: CON MUTA IMAGO SI INDAGA IL DISPLACE

Posted on 08:10 by Unknown



Dall’11 al 13 marzo 2010 DISPLACE. Muovere o spostare dalla posizione o dal luogo usuali, in
particolare, costringere ad abbandonare la propria patria. 
condotto da Muta Imago

Displace è il senso che ci governa in questo momento. È la polvere che ci avvolge tutti e non rende chiaro nulla, né quello che abbiamo ancora, né quello che abbiamo perso per sempre. È la casa che non avremo mai, il movimento e il cambiamento costante che caratterizzano le nostre vite. È la corsa di un’intera civiltà, la nostra, verso la propria inesorabile distruzione; è il nostro tentativo di collocarci all’interno di questo collasso, di questo slittamento. È il termine utilizzato in inglese per indicare i rifugiati che vengono “spostati”, sistemati più o meno coercitivamente in un luogo diverso da quello di origine: emigranti, rifugiati politici, esuli. In italiano verrebbe tradotto con “spiazzamento”, una parola che ha più a che fare con uno stato d’animo che con uno status politico: uno stato d’animo sfocato, nebuloso, che confonde i propri limiti, i propri confini con quelli degli altri: non sapere come ci si sente, cosa si sente, in relazione all’altro e allo spazio che ci circonda.
Avere dubbi sul proprio sentire.
“Penso ai letti di ospedale e ai pensieri che ti vengono quando ti ci trovi, e ai letti delle camere d’albergo e ai momenti incredibili che vi puoi passare, o al perdersi per le strade di una città che credevi di conoscere, o la sensazione che si prova quando ci si riduce a urlare contro il telegiornale, o all’incredibile vicinanza e distanza che si ha nei confronti della persona che si ama, essere così vicini e così distanti, e imparare a vivere in questo stato, imparare ad amarlo, un luogo che non permette di nascondersi, né di fuggire. Credo sia il luogo ideale da abitare.”
Tim Etchell

Un laboratorio intensivo sul “displacement” durante il quale avviare un’indagine sui diversi possibili aspetti legati al tema dello spostamento forzato e dello spiazzamento in genere: aspetti politici, emotivi, astratti, comici. Provare ad abitare uno stato d’animo e ipotizzare le prime possibili reazioni. Costruire immagini e azioni e dislocarle nello spazio, abitare uno spazio in continuo mutamento, fatto di soglie e confini, reali o immaginari; gestire il tempo dell’attesa forzata, venire gettati fuori rotta, spostarsi in continuazione, spostarsi, costruendo strutture instabili, improvvisando sistemi di supporto, puntelli, sostegni temporanei.  Un laboratorio aperto a chiunque voglia approfondire il rapporto tra il proprio corpo e lo spazio che lo circonda, la luce e il suono, a chiunque condivida o creda di condividere questo stato d’animo e voglia indagarne gli aspetti più diretti e materiali. Una prima tappa di tre giorni di un percorso che continuerà, chissà quando, chissà come, chissà in quale direzione.

Breve Bio Muta Imago
Muta Imago nasce a Roma nel 2006. È un progetto di ricerca guidato da Riccardo Fazi e Claudia Sorace, aperto e finalizzato alla sperimentazione dei diversi linguaggi artistici, in nome ogni volta non di un’estetica o di una modalità generali, ma del progetto e del tema particolari che si scelgono di affrontare. Il video, l’installazione, la musica, il corpo, la luce, l’intervento sullo spazio, sono gli elementi attraverso i quali creare ipotesi di mondi e storie al centro delle quali l’indagine del rapporto tra l’essere umano, lo spazio e il tempo, riveste un ruolo principale. Tra il 2007 e il 2009 realizza gli spettacoli (a+b)3, Lev, Madeleine, trilogia che esplora i temi della memoria e della separazione, che sono stati ospitati all’interno di teatri e festival internazionali, tra cui Premiéres Festival (Strasburgo), Bipod Festival (Beirut), Centro Parraga (Murcia), Face à Face – Théâtre de la Ville (Parigi), Festival International des Brigittines (Bruxelles), Sophiensaele (Berlino), Trafò (Budapest), Temps d’Image (Cluj), Clipa Aduma (Tel Aviv) e nazionali, tra cui RomaEuropa Festival, anche coproduttore, Vie Scena Contemporanea Festival, Santarcangelo dei Teatri. Nel 2009 realizza per il Napoli Teatro Festival la performance site-specific Napoli. Primo passo nelle città di sotto. Nello stesso anno Muta Imago vince il Premio Speciale Ubu, il Premio della critica da parte dell’Associazione Nazionale dei Critici e il premio DE.MO./Movin’UP. Nello stesso anno Claudia Sorace ha vinto il Premio Cavalierato Giovanile della Provincia di Roma e il Premio Internazionale Valeria Moriconi come “Futuro della scena”.
Il laboratorio è residenziale, compreso d’alloggio e cucina nelle foresterie de l’arboreto.

Giorni di lavoro: 3 (7 ore al giorno)
Orari di lavoro (indicativi):
1° giorno, venerdì 11 marzo: 10.30/12.30 – 14.30/19.30
2° giorno, sabato 12 marzo: 10.30/12.30 – 14.30/19.30
3° giorno, domenica 13 marzo: 10.30/12.30 – 14.30/19.30

Modalità di selezione:
Il numero massimo di partecipanti è fissato a 15.
Per partecipare occorre prima inviare a teatrodimora@arboreto.org
- Curriculum Vitae
- Una foto di sé stessi collocati all’interno di uno spazio nel quale ci si muove abitualmente.
La foto deve essere scattata appositamente per il laboratorio.
Richieste specifiche:
Ogni partecipante dovrà preparare per il laboratorio una breve azione performativa legata al
concetto displacement.

Quota di iscrizione:
La quota di iscrizione è di € 185.
Nella quota di iscrizione sono comprese:
- L'iscrizione alla nostra Associazione (quota annua di €15)
- L’alloggio in foresteria (camere da 3 e 4 posti letto; bagni in comune; cucina in comune)
- Lenzuola e coperte (ma non gli asciugamani)
Il vitto è a carico di ogni iscritto. La foresteria è munita di cucina e attrezzata per cucinare e
consumare i pasti.
Modalità di pagamento:
Per confermare la propria partecipazione e iscriversi al laboratorio, occorre (effettuare il versamento
dell’acconto di € 135 attraverso una delle seguenti modalità:
1. VAGLIA POSTALE
Intestato a Associazione culturale l’arboreto, Vicolo Gomma, 8 - 47921 Rimini
indicando nome, cognome e causale del versamento.
2. BONIFICO BANCARIO
Associazione Culturale L’arboreto
Banca Popolare dell’Emilia Romagna
Agenzia di via IV Novembre (Rimini)
IBAN: IT 32 Q 05387 24201 000000854301
La rimanente quota di € 50 sarà saldata il primo giorno di laboratorio.
Una volta effettuato il versamento, è preferibile inviare via fax o via mail una copia della ricevuta di
pagamento, in quanto spesso gli originali arrivano con molto ritardo.
----------------------
Per ulteriori informazioni:
Associazione Culturale L'arboreto
vicolo gomma 8 - 47921 Rimini
tel. e fax 0541.25777 - tel. mobile 333.3474242
mail: teatrodimora@arboreto.org