BOLOGNA/TORINO: STAGE DI MIMO E TEATRO FISICO
L'invisibile è Essenziale agli Occhi
STAGE DI INTRODUZIONE AL MIMO
BOLOGNA, 26 - 27 Febbraio 2011
TORINO, 2 - 3 Aprile 2011
La magia di rendere visibile l’invisibile. La capacità di trasformare il proprio corpo in un oggetto, un animale, un ambiente. La possibilità di raccontare storie con la sola (?!) gestualità. Non solo: scomposizione, isolamenti, qualità del movimento, espressione corporea, autocoscienza. Eccetera, eccetera….. L’arte del mimo è sconfinata, e ricca di generi, scuole e idee. Lo stage fornisce le basi tecniche e teoriche essenziali per affacciarsi in questo mondo.E’ pensato per chi non si è mai approcciato direttamente al mimo, o per chi ne ha affrontato solo un aspetto ma è curioso di vederne altri.
Argomenti del corso:
Corpo in scena ed Espressività Corporea.
Elementi di Teatro Fisico;
Fantasia Creatrice e Visionarietà;
Lavorare con l’Invisibile;
Tecniche classiche del mimo;
la Pantomima Bianca;
Utilizzo delle musiche in scena;
Improvvisazioni e laboratorio di creazione;
Approfondimenti teorici e audiovisivi sulla storia del mimo.
Elementi di Teatro Fisico;
Fantasia Creatrice e Visionarietà;
Lavorare con l’Invisibile;
Tecniche classiche del mimo;
la Pantomima Bianca;
Utilizzo delle musiche in scena;
Improvvisazioni e laboratorio di creazione;
Approfondimenti teorici e audiovisivi sulla storia del mimo.

Tecniche di riferimento:
Informazioni Pratiche:
Date: 26 -27 Febbraio a BOLOGNA, 2 - 3 Aprile a TORINO.
Orari: 10.00 - 13.00 , pausa pranzo , 14.00 - 18.00
Sedi: BOLOGNA: Centro Giovanile Blogos (Ex Tiro') Via dei Mille, 25 - Casalecchio di Reno (BO)
TORINO: Atelier Teatro Fisico, sede di via Onorato Vigliani 11/7
Costo: 80 €
Scadenza iscrizioni: BOLOGNA: 24 Febbraio, TORINO: 28 Marzo
ATTENZIONE! Per confermare l'iscrizione è necessario versare una caparra (20 €) entro la scadenza delle iscrizioni.
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Lavori in Corpo
stage di introduzione al Teatro Fisico
TORINO, 12 - 13 MARZO 2011
BOLOGNA, 26 - 27 MARZO 2011
Il teatro fisico studia il fenomeno teatrale a partire dal corpo dell'attore (suo strumento al pari di un pianoforte per un pianista), e dal movimento sulla scena. Attraverso un percorso che si snoda tra esercizi sensoriali, tecniche di mimo corporeo, autocorsi e princìpi teorici di messa in scena, l'allievo impara a gestire se stesso sulla scena, a comunicare attraverso tutto il corpo, qualunque genere di teatro stia facendo. Perchè il corpo comunica sempre, a prescindere. E' quindi fondamentale saperlo controllare e sfruttare in tutto il suo potenziale.
ARGOMENTI DEL CORSO:
- Neutralità ed espressione corporea.
- Presenza scenica e livelli di energia.
- Il gesto teatrale, tra sintesi e verità.
- La costruzione fisica di un personaggio.
- Pulizia dei gesti ed economia di movimento.
- Rapporto parola - gesto.
- Uso della musica in scena.
- Tecniche specifiche di teatro fisico applicate alla scena.
- Laboratori di creazione.
INFORMAZIONI PRATICHE:
Orari: 10.00 - 13.00 , pausa pranzo , 14.00 - 18.00
Sedi: TORINO: Atelier Teatro Fisico, sede di via Onorato Vigliani 11/7
BOLOGNA: Centro Giovanile Blogos (Ex Tiro') Via dei Mille, 25 - Casalecchio di Reno (BO)
Costo: 80 €
Scadenza iscrizioni: TORINO: 7 Marzo, BOLOGNA: 21 Marzo
ATTENZIONE! Per confermare l'iscrizione è necessario versare una caparra (20 €) entro la scadenza delle iscrizioni.
Scadenza iscrizioni: TORINO: 7 Marzo, BOLOGNA: 21 Marzo
ATTENZIONE! Per confermare l'iscrizione è necessario versare una caparra (20 €) entro la scadenza delle iscrizioni.
Posted on 04:31
LABORATORI: CON MUTA IMAGO SI INDAGA IL DISPLACE
Dall’11 al 13 marzo 2010 DISPLACE. Muovere o spostare dalla posizione o dal luogo usuali, in
particolare, costringere ad abbandonare la propria patria.
particolare, costringere ad abbandonare la propria patria.
condotto da Muta Imago
Displace è il senso che ci governa in questo momento. È la polvere che ci avvolge tutti e non rende chiaro nulla, né quello che abbiamo ancora, né quello che abbiamo perso per sempre. È la casa che non avremo mai, il movimento e il cambiamento costante che caratterizzano le nostre vite. È la corsa di un’intera civiltà, la nostra, verso la propria inesorabile distruzione; è il nostro tentativo di collocarci all’interno di questo collasso, di questo slittamento. È il termine utilizzato in inglese per indicare i rifugiati che vengono “spostati”, sistemati più o meno coercitivamente in un luogo diverso da quello di origine: emigranti, rifugiati politici, esuli. In italiano verrebbe tradotto con “spiazzamento”, una parola che ha più a che fare con uno stato d’animo che con uno status politico: uno stato d’animo sfocato, nebuloso, che confonde i propri limiti, i propri confini con quelli degli altri: non sapere come ci si sente, cosa si sente, in relazione all’altro e allo spazio che ci circonda.
Avere dubbi sul proprio sentire.
“Penso ai letti di ospedale e ai pensieri che ti vengono quando ti ci trovi, e ai letti delle camere d’albergo e ai momenti incredibili che vi puoi passare, o al perdersi per le strade di una città che credevi di conoscere, o la sensazione che si prova quando ci si riduce a urlare contro il telegiornale, o all’incredibile vicinanza e distanza che si ha nei confronti della persona che si ama, essere così vicini e così distanti, e imparare a vivere in questo stato, imparare ad amarlo, un luogo che non permette di nascondersi, né di fuggire. Credo sia il luogo ideale da abitare.”
Tim Etchell
Un laboratorio intensivo sul “displacement” durante il quale avviare un’indagine sui diversi possibili aspetti legati al tema dello spostamento forzato e dello spiazzamento in genere: aspetti politici, emotivi, astratti, comici. Provare ad abitare uno stato d’animo e ipotizzare le prime possibili reazioni. Costruire immagini e azioni e dislocarle nello spazio, abitare uno spazio in continuo mutamento, fatto di soglie e confini, reali o immaginari; gestire il tempo dell’attesa forzata, venire gettati fuori rotta, spostarsi in continuazione, spostarsi, costruendo strutture instabili, improvvisando sistemi di supporto, puntelli, sostegni temporanei. Un laboratorio aperto a chiunque voglia approfondire il rapporto tra il proprio corpo e lo spazio che lo circonda, la luce e il suono, a chiunque condivida o creda di condividere questo stato d’animo e voglia indagarne gli aspetti più diretti e materiali. Una prima tappa di tre giorni di un percorso che continuerà, chissà quando, chissà come, chissà in quale direzione.
Breve Bio Muta Imago
Muta Imago nasce a Roma nel 2006. È un progetto di ricerca guidato da Riccardo Fazi e Claudia Sorace, aperto e finalizzato alla sperimentazione dei diversi linguaggi artistici, in nome ogni volta non di un’estetica o di una modalità generali, ma del progetto e del tema particolari che si scelgono di affrontare. Il video, l’installazione, la musica, il corpo, la luce, l’intervento sullo spazio, sono gli elementi attraverso i quali creare ipotesi di mondi e storie al centro delle quali l’indagine del rapporto tra l’essere umano, lo spazio e il tempo, riveste un ruolo principale. Tra il 2007 e il 2009 realizza gli spettacoli (a+b)3, Lev, Madeleine, trilogia che esplora i temi della memoria e della separazione, che sono stati ospitati all’interno di teatri e festival internazionali, tra cui Premiéres Festival (Strasburgo), Bipod Festival (Beirut), Centro Parraga (Murcia), Face à Face – Théâtre de la Ville (Parigi), Festival International des Brigittines (Bruxelles), Sophiensaele (Berlino), Trafò (Budapest), Temps d’Image (Cluj), Clipa Aduma (Tel Aviv) e nazionali, tra cui RomaEuropa Festival, anche coproduttore, Vie Scena Contemporanea Festival, Santarcangelo dei Teatri. Nel 2009 realizza per il Napoli Teatro Festival la performance site-specific Napoli. Primo passo nelle città di sotto. Nello stesso anno Muta Imago vince il Premio Speciale Ubu, il Premio della critica da parte dell’Associazione Nazionale dei Critici e il premio DE.MO./Movin’UP. Nello stesso anno Claudia Sorace ha vinto il Premio Cavalierato Giovanile della Provincia di Roma e il Premio Internazionale Valeria Moriconi come “Futuro della scena”.
Il laboratorio è residenziale, compreso d’alloggio e cucina nelle foresterie de l’arboreto.
Giorni di lavoro: 3 (7 ore al giorno)
Orari di lavoro (indicativi):
1° giorno, venerdì 11 marzo: 10.30/12.30 – 14.30/19.30
2° giorno, sabato 12 marzo: 10.30/12.30 – 14.30/19.30
3° giorno, domenica 13 marzo: 10.30/12.30 – 14.30/19.30
Modalità di selezione:
Il numero massimo di partecipanti è fissato a 15.
Per partecipare occorre prima inviare a teatrodimora@arboreto.org
- Curriculum Vitae
- Una foto di sé stessi collocati all’interno di uno spazio nel quale ci si muove abitualmente.
La foto deve essere scattata appositamente per il laboratorio.
Richieste specifiche:
Ogni partecipante dovrà preparare per il laboratorio una breve azione performativa legata al
concetto displacement.
Quota di iscrizione:
La quota di iscrizione è di € 185.
Nella quota di iscrizione sono comprese:
- L'iscrizione alla nostra Associazione (quota annua di €15)
- L’alloggio in foresteria (camere da 3 e 4 posti letto; bagni in comune; cucina in comune)
- Lenzuola e coperte (ma non gli asciugamani)
Il vitto è a carico di ogni iscritto. La foresteria è munita di cucina e attrezzata per cucinare e
consumare i pasti.
Modalità di pagamento:
Per confermare la propria partecipazione e iscriversi al laboratorio, occorre (effettuare il versamento
dell’acconto di € 135 attraverso una delle seguenti modalità:
1. VAGLIA POSTALE
Intestato a Associazione culturale l’arboreto, Vicolo Gomma, 8 - 47921 Rimini
indicando nome, cognome e causale del versamento.
2. BONIFICO BANCARIO
Associazione Culturale L’arboreto
Banca Popolare dell’Emilia Romagna
Agenzia di via IV Novembre (Rimini)
IBAN: IT 32 Q 05387 24201 000000854301
La rimanente quota di € 50 sarà saldata il primo giorno di laboratorio.
Una volta effettuato il versamento, è preferibile inviare via fax o via mail una copia della ricevuta di
pagamento, in quanto spesso gli originali arrivano con molto ritardo.
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Per ulteriori informazioni:
Associazione Culturale L'arboreto
vicolo gomma 8 - 47921 Rimini
tel. e fax 0541.25777 - tel. mobile 333.3474242
mail: teatrodimora@arboreto.org
Posted on 08:10
LIVORNO: STRALIGUT TEATRO PRESENTA SOLO RH
di Vitaliano Trevisan
Con Tommaso Innocenti
Costumi Barbara Trisciani
Scene Matteo Severini
Assistente alla regia Costanza Meremmi
Regia Francesco Perrone
Produzione Straligut Teatro 2009
con il sostegno di Regione Toscana
Un uomo solo, abbandonato a sé stesso, finalmente liberato dai suoi fantasmi e dalle sue ossessioni scrive sui muri della sua casa una storia d’amore intrisa di bile e rancore. Vivere una storia, narrarla, fallire in entrambe le cose. Ecco il punto. Non si può che fallire, non si può che reagire alla consapevolezza del fallimento. Nessuna velleità, nessun ardore. “Romanticismo, peste della letteratura”: abbandono l’ipocrisia e impugno la mia rabbia come un’arma. Abbandono le menzogne e mi affido alla finzione di una storia liberata dalle dittature dei compromessi. Solo alla fine però, solo all’estremo dell’esasperazione. Le parole non bastano mai. Ne servono sempre di nuove per puntellare l’edificio del mio discorso. E anche quelle nuove crollano, si affastellano. Non c’è più pagina che le possa contenere. Non rimane che l’edificio, questa volta quello vero. Fino a colmare tutto lo spazio bianco. A far sparire le ombre. Fino a che tutta la polvere si sia posata. Fino all’alba.
Biglietto unico 5 Euro
Info & prenotazioniEmail: edgarluve@yahoo.it
Mob: 347 3055618
Posted on 09:29
ROMA: IL CLOWN DEI CLOWN AL VITTORIA
Non c'è bisogno di presentazioni per il grande clown David Larible che sarà a Roma dall'8 al 27 febbraio al Teatro Vittoria. Larible è considerato il più grande clown classico del momento. Di certo è l'artista circense più applaudito al mondo, al Madison Square Garden di New York, ogni week end, è visto da 120.000 persone. Ha un personaggio di augusto classico con un vestito grigio semplice, un cappello alla Jackie Coogan de Il Monello, un trucco leggero ed il classico naso rosso. Nel 1988 è chiamato dal Principe Ranieri al Festival di Monte Carlo, dove vince un Clown d'Argento.
Da allora è ingaggiato dal più importante gruppo di spettacoli dal vivo degli USA, dove viene chiamato "Il Clown dei Clown".
In America è famosissimo, il clown preferito di personaggi come Jerry Lewis o Sandra Bullock.
In cartellone per due mesi a Broadway. Dal 1996 approda al palcoscenico. Lo spettacolo è la messa in scena fluida e coordinata dei suoi migliori numeri. Nel 1999 torna al Festival di Monte Carlo, dove conquista il Clown d'Oro.
In Italia ha partecipato alla Festa del Circo Contemporaneo di Brescia dove è stato fra gli eventi più acclamati. È stato al Teatro Goldoni di Venezia con tutto esaurito e grande successo della critica.
Da allora è ingaggiato dal più importante gruppo di spettacoli dal vivo degli USA, dove viene chiamato "Il Clown dei Clown".
In America è famosissimo, il clown preferito di personaggi come Jerry Lewis o Sandra Bullock.
In cartellone per due mesi a Broadway. Dal 1996 approda al palcoscenico. Lo spettacolo è la messa in scena fluida e coordinata dei suoi migliori numeri. Nel 1999 torna al Festival di Monte Carlo, dove conquista il Clown d'Oro.
In Italia ha partecipato alla Festa del Circo Contemporaneo di Brescia dove è stato fra gli eventi più acclamati. È stato al Teatro Goldoni di Venezia con tutto esaurito e grande successo della critica.
Posted on 09:56
LECCE: I CANTIERI KOREJA SOGNANO SHAKESPEARE
ESCLUSIVA REGIONALE
UN SOGNO NELLA NOTTE DELL'ESTATE
Venerdì 11 e Sabato 12 Febbraio alle ore 20.45 grande ritorno sul palcoscenico di Via Dorso per Massimiliano CivicaUN SOGNO NELLA NOTTE DELL'ESTATE di William Shakespeare, recente debutto al Festival Romaeuropa. con
Per questo allestimento è stata scritta una nuova traduzione, realizzata dallo stesso Civica, che ha richiesto quasi due anni di lavoro e si presenta come un unicum nel panorama delle interpretazioni testuali dal canone shakespeariano e costituisce un'assoluta novità per il teatro italiano.
A tre anni di distanza dall'ultimo lavoro, Il Mercante di Venezia (Premio Ubu per la Regia 2008 e Premio Vittorio Mezzogiorno 2009 agli attori), in scena a Lecce con grande successo nella passata stagione di Koreja, Civica, già direttore artistico del Teatro della Tosse di Genova, affronta questa nuova avventura produttiva con il Teatro Stabile dell'Umbria, spinto dall'esigenza di intraprendere un percorso capace di portare verso un Teatro Popolare d'Arte e coniugando realtà, rigore, illusione e magia. Il Sogno di Shakespeare pone domande sulla possibilità di mettere in scena ciò che resiste a qualsiasi tentativo di rappresentazione: il mondo degli spiriti, fate ed elfi che corrono per i boschi, il chiaro di luna dentro una sala teatrale. L'invisibile, insomma. L'invisibile che verrà mostrato in questo spettacolo con tecniche e segni intrinsecamente teatrali: il ventriloquismo attraverso cui le voci degli attori si staccano dai loro corpi per diventare minuscoli elfi e invisibili fate che danzano nell'aria "più veloci della sfera della luna"; la camminata dei fantasmi del Teatro No, con la quale Oberon e Titania, spiriti aerei e invisibili, scivolano librandosi in volo sul palco come non avessero peso, e altre invenzioni che non mancheranno di incuriosire il pubblico.
uno spettacolo di Massimiliano Civica
costumi Clotilde
oggetti di scena Paola Benvenuto
maschere Atelier Erriquez & Cavarra
tecniche del corpo Alessandra Cristiani
tecniche della voce Francesca Della Monica
supervisione tecniche ventriloquismo Samuel Barletti
con Elena Borgogni, Valentina Curatoli, Nicola Danesi,
Oscar De Summa, Mirko Feliziani, Riccardo Goretti,
Armando Iovino, Mauro Pescio, Alfonso Postiglione,
Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Diego Sepe,
Luca Zacchini
con il sostegno alla produzione di Romaeuropa Festival
costumi Clotilde
oggetti di scena Paola Benvenuto
maschere Atelier Erriquez & Cavarra
tecniche del corpo Alessandra Cristiani
tecniche della voce Francesca Della Monica
supervisione tecniche ventriloquismo Samuel Barletti
con Elena Borgogni, Valentina Curatoli, Nicola Danesi,
Oscar De Summa, Mirko Feliziani, Riccardo Goretti,
Armando Iovino, Mauro Pescio, Alfonso Postiglione,
Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Diego Sepe,
Luca Zacchini
con il sostegno alla produzione di Romaeuropa Festival
Rietino, classe 1974, Massimiliano Civica è uno dei più giovani direttori artistici italiani.
Un percorso formativo che ha compreso il teatro di ricerca (formazione in Danimarca presso l'Odin Teatret di Eugenio Barba), e la scuola della tradizione italiana (diploma in regia presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico), ma soprattutto l'apprendistato al Teatro della Tosse, a fianco di Lele Luzzati e Tonino Conte.
Un percorso formativo che ha compreso il teatro di ricerca (formazione in Danimarca presso l'Odin Teatret di Eugenio Barba), e la scuola della tradizione italiana (diploma in regia presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico), ma soprattutto l'apprendistato al Teatro della Tosse, a fianco di Lele Luzzati e Tonino Conte.
www.teatrokoreja.it
Posted on 09:32
AGLIANA (PT): IL CROLLO DI LEHMAN BROTHERS IN TEATRO
I CAPITOLI DEL CROLLO. Uno spettacolo scritto e diretto da Stefano Massini, con Luisa Cattaneo, Enrico Fink, Gabriele Giaffredda. Una Produzione: La Corte Ospitale. Sabato 5 febbraio 2011 al Teatro Comunale di Agliana (PT)
Posted on 02:12
LANCIANO: MANGIAFUOCO E' AL TEATRO FENAROLI
AL GRAN TEATRO DI MANGIAFUOCO
LANCIANO (Ch)
Giovedì 3 e Venerdì 4 Febbraio ore 10:30
Teatro Comunale Fedele Fenaroli
Di Gigi Bertoni
Con Monica Camporesi, Maria Regosa, Andrea Valdinocci
Consulenza musicale Antonella Talamonti
Scene e costumi Lucia Baldini con la collaborazione di Angela Pezzi
Progetto luci Marcello D'Agostino
Foto Stefano Tedioli
Grafica Marilena Benini
Regia Alberto Grilli
Con Monica Camporesi, Maria Regosa, Andrea Valdinocci
Consulenza musicale Antonella Talamonti
Scene e costumi Lucia Baldini con la collaborazione di Angela Pezzi
Progetto luci Marcello D'Agostino
Foto Stefano Tedioli
Grafica Marilena Benini
Regia Alberto Grilli
Per quanto il titolo lo evochi in maniera inequivocabile Al Gran Teatro di Mangiafuoco non è uno spettacolo su Pinocchio. Di Pinocchio questo spettacolo ne ripercorre una traccia, in particolare quella lasciata dall’emozione provata dal burattino davanti al teatro di Mangiafuoco e da un abbecedario venduto in cambio di un biglietto.
Il Gran Teatro sono gli attori stessi, come nel Teatro Orientale sono i personaggi e la scenografia, le maschere e i costumi, i narratori e i danzatori; racchiudono nella loro tecnica tutta la magia, l'arte.
Il teatro–nel teatro prende vita; Mangiafuoco e i suoi attori raccontano una storia, ispirata a celebri trame dell'Opera di Pechino, ambientata in un lontano e favoloso Oriente. Una giovane ragazza, attraverso diverse avventure, sconfigge i potenti e violenti oppressori.
I piccoli Pinocchi in platea, attraverso libere scelte, saranno attivi compagni della protagonista, ne condivideranno le ansie e le paure, ma anche la fermezza delle decisioni.
Il finale della storia sarà un momento collettivo di partecipazione, di emozione e conoscenza che diventa identità condivisa.
Lo spettacolo è consigliato per la fascia d'età 6-11 anni; è stato inolte adatto per il pubblico misto delle pomeridiane.
Ci farebbe piacere avervi tra i nostri spettatori
Per saperne di più sulle nostra attività vi invitiamo a visitare il sito www.teatroduemondi.it
Posted on 00:55
PESCARA: STAGE DI DANZA CON NORMA CLAIRE
GRUPPO ALHENA
organizza
STAGE DANZA DI ESPRESSIONE AFRICANA
30 APRILE – 1 MAGGIO 2011
NORMA CLAIRE
30 aprile ore 18 – 20
1 maggio ore 10,30 – 12,30
presso LABORATORIO DANZA via Tiburtina 149 Pescara
€ 90
con anticipo € 30
€ 100
con sola prenotazione
da versare su postepay
n. 4023 6004 4903 6716
intestato a Maria Luisa Di Ciano
INFO: Anouscka 380 3322179
Luisa 333 3819157
Posted on 10:23
ROMA: DIONISOINDEMETRA PRESENTA "LE SERVE"
2-3-4 febbraio ore 22:30
Teatro Cometa Off - L.E.T. 2011- Liberi Esperimenti Teatrali
Tutto si svolge in una stanza dove pendono, impiccati, oggetti dalla forma di donna;
un letto assume la forma di un sepolcro e fiori,
tanti fiori spuntano dalle pareti.
Tutto è deformato, ampliato, anche i suoni e i rumori si insinuano prepotentemente.
Siamo nella stanza della signora, della padrona.
Chiara e Solange sono due sorelle, due serve.
Siamo nel loro incubo, e vediamo la realtà attraverso la rabbia del loro sguardo.
Il loro odio verso la padrona, che si trasforma nel tempo in disprezzo per loro stesse,
in quanto esseri inferiori, senza speranza nè eleganza,
le porta ad incastrarsi in un mondo, dove, vittime di loro stesse,
si contorcono e si combattono.
Grottesche, infantili, violente e paranoiche le serve bramano una rivolta, "la rivolta delle serve",
bramano una vita che si trovano a servire.
Un fuoco disperato le porterà inevitabilmente alla follia;
come nei peggiori incubi, ma senza trovare il conforto del risveglio,
le serve trascorrono le loro ultime ore di vita... da serve.
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Regia Greta Agresti
Con
Greta Agresti
Annalisa Lori
Flavia Germana de Lipsis
Musiche
Davide Severi
Aiuto regia
Carlo Lei
Stella Novari
Promozione
Artinconnessione
Si Ringrazia:
Roberto Silvestri, Teatro Forte Prenestino, Pietro Dattola, Luca Cusella, Anjan Di Leonardo, Lara Sikic, Claudia Coppola.
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Biglietto:
7,50, Ridotto 5,00 - due spettacoli a sera 10,00
Teatro Cometa Off
Via Luca della Robbia, 47 - Roma - Zona Testaccio - 0657284637
Posted on 07:50
BARI: INDUMA TEATRO - "W L'ANARCHIA"
liberamente tratto da "Anarchia in Baviera" di Rainer Werner Fassbinder
regia Werner Waas
con
Lea Barletti, Simone Franco, Anna Lisa Gaudino, Cecilia Maffei, Otto Marco Mercante, Giuseppe Semeraro
Giovedì 3 e Venerdì 4 febbraio 2011 - Teatro Kismet Opera - Bari
W l'anarchia! utilizza il teatro come illusoria via di fuga da una serie di prigioni. E' confessione, rivoluzione, provocazione, sogno, esperimento e scherzo. Non si censura ed è programmaticamente incerto sulla ...propria forma definitiva. Ha una forma corale polifonica e narra attraverso brevi scene, quasi come in una sorta di moderna rivista, i retroscena di una rivoluzione temporanea di matrice anarchica in Baviera. E' la storia di un fallimento, e nel fallimento stanno la sua bellezza, realtà e necessità. Libertà è la parola che vi ricorre di più ed è allo stesso tempo la cosa meno praticata e conosciuta da tutti, rivoluzionari e non.
W l'anarchia! non offre soluzioni e guarda al presente con l'occhio di chi usa il gioco teatrale per capirne di più, chiedendo per questo anche l'attiva collaborazione dello spettatore. Ogni riferimento al presente è del tutto voluto.
W l'anarchia! non intende partecipare in modo serio alla discussione sul senso che ha il fare teatro, oggi, in Italia ma preferisce fare teatro, oggi, in Italia. E' un esperimento. Che fare?
W l'anarchia! non offre soluzioni e guarda al presente con l'occhio di chi usa il gioco teatrale per capirne di più, chiedendo per questo anche l'attiva collaborazione dello spettatore. Ogni riferimento al presente è del tutto voluto.
W l'anarchia! non intende partecipare in modo serio alla discussione sul senso che ha il fare teatro, oggi, in Italia ma preferisce fare teatro, oggi, in Italia. E' un esperimento. Che fare?
INDUMA TEATRO
facebook: indumateatro
Posted on 07:13
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